Le motivazioni che spingono a fare ciò possono essere diverse ma mi chiedo, da quando nella società il cibo è iniziato ad essere un mezzo per essere incredibilmente afflitte e tristi o al contrario un mezzo di compensazione per problemi latenti?!
Al riguardo comunque ho avuto un forte dubbio se avessi io stessa attacchi di BED (Binge Eating Disorder) {Per chi non conoscesse la malattia QUI ne parla.}. Infatti cerco di seguire un alimentazione per lo più corretta e magra, per cercare di mantenermi in forma (considerando comunque che sono semivegetariana e intollerante al lattosio, devo prestare parecchia attenzione a ciò che mangio, assicurandomi comunque di essere in pari con le proteine oltre che con il calcio ecc ecc..) ma inevitabilmente non posso fare a meno di cedere a strappi alimentari come giornate dedicate al dolce o giornate dedicate al salato (cosa che mi capita quasi certamente quando aspetto il ciclo mestruale) ingurgitando davvero parecchia roba, anche per i miei canoni.
Ora qual'è la sottile linea tra lasciarsi agli strappi riguardo al cibo e soffrire di un disturbo alimentare?
Ditemi cosa ne pensate...
A me queste parole hanno fatto riflettere:
"L’aspetto emotivo è caratterizzato
dallo stupore e dall’incapacità a comprenderel’illogicità del proprio comportamento:
pur volendo dimagrire, concedersi troppo frequentemente
strappi alimentari"
Peace ☮ & Love ♥ :*